AGGIORNAMENTO DATI FCG 2013

Uno degli interventi annunciati dal Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, è la volontà di aumentare da 2 a 4 miliardi di euro la disponibilità del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI. Confapi appoggia più che favorevolmente un’iniziativa di questo tipo, ma rileva contemporaneamente la necessità di rivedere i parametri di accesso per le PMI: gli attuali parametri sono stati definiti nel 2010, fase iniziale della crisi. Allo stato attuale, con la prossima approvazione dei bilanci del 2012, è certa quindi una radicale caduta del numero di imprese che potranno accedere alla garanzia del Fondo, con negative conseguenze in termini di accesso al credito delle stesse.  

Nel periodo che va dal 1 gennaio al 30 aprile 2013 l’operatività del fondo ha continuato a mostrare una dinamica positiva rispetto ai livelli del 2012. Le richieste di accesso evidenziano un incremento del 26,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (24.638 domande pervenute).

Nel periodo che va dal 1 al 30 aprile 2013 si segnala che la gran parte delle operazioni accolte riguarda imprese di micro dimensioni che rappresentano il 56,4% del totale (-8,4% rispetto allo scorso anno), cui seguono quelle di piccole dimensioni con 5.388 domande (+15,7% rispetto allo scorso anno) e le medie con 1.923 domande (+51,9% rispetto allo scorso anno).

La distribuzione delle operazioni accolte evidenzia che le imprese del Nord rappresentano la percentuale più elevata (50,5%), mentre per il Centro (19,9%) e per il Mezzogiorno (29,6%).

Per quanto riguarda i settori di attività, l’industria rappresenta il settore prevalente attestandosi sul 46,0% a fronte del 37,6% del commercio e del 16,2% dei servizi.

Il finanziamento medio si attesta su un livello superiore a quello dello stesso periodo del 2012, che passa da 123,4 mila euro a 145,3 mila euro.

Sono state ammesse alla garanzia del Fondo 16.774 operazioni (+3,2% rispetto allo stesso periodo del 2012), per un volume complessivo di finanziamenti accolti pari a Euro 2,4 miliardi, e un importo garantito pari a Euro 1,4 miliardi.

Infine l’incidenza delle domande escluse si attesta su una quota pari al 0,6%, dove si segnalano le motivazioni più rilevanti per tale esclusione:

  • cash flow insufficiente al pagamento della rata (20,4% del totale);
  • elevato passivo circolante in relazione al fatturato (12,4% del totale);
  • basso rapporto del MOL sul fatturato (15,0% del totale).

I Confidi appartenenti a Fincredit Confapi, nel periodo preso a riferimento, hanno visto accolte 5.453 operazioni, dando luogo a poco più di 765 milioni di euro di finanziamenti, garantiti dal Fondo per circa 360 milioni di euro.