Osservatorio permanente su rapporti banche imprese

Lo scorso mese è stato presentato il rapporto dell’”Osservatorio permanente sui rapporti banche imprese”, che fotografa l’andamento creditizio all’interno del nostro paese. L’osservatorio è costituito dalle associazioni di categoria di tutti i comparti economici compreso quello bancario.

Il rapporto si limita ad osservare l’andamento del credito nei vari anni, e nel primo trimestre 2014, si osserva che c’è stato un lieve miglioramento, almeno per ciò che riguarda l’accesso al credito delle famiglie: infatti è aumentata la domanda di prestiti per mutui casa, che resta sempre in territorio negativo, rispetto ai livelli pre-crisi ma, con un incremento di circa il 2%; mentre, per i prestiti alle imprese la domanda resta pressoché invariata con un sensibile movimento in territorio positivo, anche se comunque prossimo allo zero, per interventi di ristrutturazione creditizia.

Le previsioni, sul rapporto tra “impieghi bancari/PIL”, indicano che il trend sarà in diminuzione fino al 2015 per poi riprendere la crescita.

Mentre il rapporto “sofferenze lorde/prestiti per settori di attività economica”, indica un netto peggioramento rispetto l’anno passato, segnando un + 14.4% per le famiglie produttive; un + 13.7% per le imprese; mentre resta basso il tasso di sofferenza per le famiglie 6.4%. Questi dati stanno ad indicare come sia difficile la situazione per tutte le classi economiche, per ciò che riguarda il rimborso dei prestiti richiesti dalle imprese e quindi la conclusione finale è che i margini di redditività delle imprese italiane sono scesi ulteriormente nel 2013 e che ci si aspetta un ulteriore peggioramento per l’anno in corso.

La situazione non viene alleggerita dagli stress test, che la Vigilanza Bancaria europea sta per azionare, per verificare l’attuale situazione patrimoniale delle principali banche europee, infatti lo scenario di stress previsto per l’Italia è nettamente sfavorevole rispetto a quello ipotizzato per gli altri paesi.    

In questo contesto, i confidi si sono ritagliati una buona fetta di mercato, in quanto solo grazie a loro la maggior parte delle imprese è riuscita ad ottenere finanziamento. Infatti, dal 2008 al 2012 i finanziamenti in essere garantiti dai confidi sono aumentati del 25%; come anche il numero di imprese associate a questi ultimi, che hanno avuto un aumento del 13.5% raggiungendo quota 1.2 milioni ma, cono una riduzione del 4,6% nell’ultimo periodo per via delle difficoltà di cui soffre il nostro sistema economico.