Convegno Fincredit Confapi, 9 dicembre 2014

Il perdurare della crisi e la conseguente forte difficoltà vissuta dalle Pmi nell’attuale scenario socio-economico finanziario richiedono nuove soluzioni e prospettive per il sistema dei confidi nel sostegno dell’accesso al credito.

Il convegno organizzato da Fincredit Confapi presso la Camera di Commercio di Roma ha voluto affrontare il tema dell’accesso al credito attraverso le sfide, le difficoltà e le possibili soluzioni per rafforzare l’azione dei confidi, a sostegno delle Pmi.

 

E’ necessario e doveroso ripensare il sistema dei confidi per poter  proseguire sulla strada che ci compete nel sostenere le piccole e medie imprese nell’accesso al credito”. Così Massimo Nobili, presidente di Fincredit, terza confederazione a livello nazionale per volume di garanzie erogate. La federazione nazionale di Confidi, in rappresentanza di più di 81mila imprese, ha rilasciato oltre 85 mila garanzie per un volume di affidamenti in essere al 31 dicembre 2013 pari a circa 8,1 miliardi di euro (4,3 dei quali garantiti dai Confidi, di cui 1,6 miliardi solo nel 2013).

 

Rispetto al resto d’Europa, in Italia la situazione relativa ai confidi è decisamente più complessa. Nel nostro Paese, i confidi sono circa 300 di cui  solo una sessantina sono vigilati dalla Banca d’Italia. Vi è poi – ha aggiunto il presidente Nobilila questione dell’accesso diretto al Fondo Centrale di Garanzia da parte del sistema bancario. Dobbiamo infatti registrare che i flussi di garanzie rilasciate dal sistema confidi stanno decrescendo. Questo perché l’utilizzo diretto del Fondo Centrale di Garanzia, senza l’intermediazione del sistema dei confidi limita fortemente il ruolo di questi ultimi e ne riduce l’azione di intermediazione togliendo così un sostegno vitale alle imprese. A tal proposito – aggiunge - serve quanto prima una legge che definisca l’ambito di azione del sistema confidi”.