Asso Confidi in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati

 

Il giorno 6 marzo 2012 Asso Confidi Italia, Associazione che raggruppa tutte le federazioni appartenenti al mondo dei confidi di cui anche Fincredit – Confapi ne fa parte, è stata convocata presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati.

Il motivo della convocazione è dato dal fatto che l’associazione rappresenta il 50% dei confidi presenti in Italia e quasi la totalità dei confidi operativi. Date le caratteristiche dell’associazione la convocazione avvenuta da parte della camera aveva come scopo quello di scoprire quale fossero le esigenze e le problematiche del mondo dei confidi nell’attuale congiuntura economica.

Il presidente di turno, Francesco Bellotti ha sottolineato che in Italia l’accesso al credito bancario delle imprese minori manifesta ancora storiche inefficienze e frequenti carenze di cultura finanziaria nelle imprese nonché di cultura del rischio nelle banche. In tale ambito gli interventi di garanzia dei Confidi, rappresentano un’importante risposta per le imprese minori per il superamento della condizione di strutturale debolezza ed inefficienza del mercato.

Il rapporto tra banche e Confidi tradizionalmente fondato da una parte sull’impiego delle banche della garanzia del Confidi come strumento di mitigazione del rischio di credito e dall’altra sul ruolo dei Confidi come validi conoscitori del territorio e strumento di compensazione dei deficit informativi tra banca e impresa, è però, in questi anni, scosso da profondi mutamenti.

La perdurante crisi economico-finanziaria ha cambiato molti fattori nel mercato del credito e della garanzia determinano un inasprimento delle condizioni di accesso al credito e in particolare una maggiore selettività nei confronti delle imprese. Di contro l’operatività dei Confidi ha prima registrato un significativo incremento dovuto al fatto di essersi accreditati come veri e propri “ammortizzatori sociali”; ora rischia di languire con l’inerzia delle banche in questa “coda insidiosa” della crisi.