Legge Delega per la riforma del sistema dei Confidi
Vi informiamo che ha preso avvio l’iter parlamentare sulla Legge Delega per la riforma del sistema dei confidi. Si è infatti aperta la discussione presso la Commissione Finanze del Senato, prendendo avvio dalla bozza di testo presentata dal Senatore Gianluca Rossi e altri, che recepisce integralmente la proposta elaborata da Fincredit unitamente ad Assoconfidi.
Sono previste poche e significative audizioni (Rete Imprese Italia, Confindustria, Banca d’Italia, ABI) nelle prossime tre settimane. Abbiamo richiesto e ottenuto che sia tenuta una audizione anche per Assoconfidi.
Il DDL prevede una delega al Governo per la riforma della normativa in materia di Confidi sulla basse dei seguenti principi e criteri direttivi:
- rafforzare la patrimonializzazione dei confidi e favorire la raccolta di risorse pubbliche, private e del terzo settore, di capitale e di provvista, anche individuando strumenti e modalità che le rendano esigibili secondo i principi dell’Accordo di Basilea;
- disciplinare le modalità di contribuzione degli enti pubblici finalizzate alla patrimonializzazione dei confidi anche nel rispetto della disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato;
- razionalizzare e valorizzare le attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia;
- sviluppare, nell’ambito delle finalità tipiche, forme di garanzia e servizi, finanziari e non finanziari, che rispondono alle mutate esigenze delle PMI;
- favorire un migliore accesso al credito per le PMI, anche attraverso la semplificazione degli adempimenti e il contenimento dei costi per gli intermediari finanziari;
- rafforzare i criteri di proporzionalità e specificità, di cui all’articolo 108, comma 6, del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni;
- estendere l’applicazione dei princìpi di cui alla precedente lettera f) all’intera normativa in materia di confidi;
- assicurare una maggiore tutela del carattere accessorio della garanzia rilasciata dai confidi rispetto all’operazione di finanziamento principale, soprattutto per gli affidamenti bancari già in essere;
- razionalizzare gli adempimenti a carico dei confidi eliminando le duplicazioni di attività già svolte da banche o da altri intermediari finanziari nonché nelle procedure di accesso di cui alla legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni;
- individuare metodologie di valutazione degli impatti della garanzia sui sistemi economici locali anche attraverso la rete delle camere di commercio e delle informazioni di cui le stessi dispongono.