PROPOSTE CONFAPI SU FONDO CENTRALE DI GARANZIA

 

A seguito della riunione del 9 febbraio u.s. per i lavori preparatori per l’attuazione dell’art. 39 del DL 201/11 (“Salva Italia”), riguardante le modifiche da applicare agli interventi del fondo centrale di garanzia, è stato richiesto a tutte le associazioni di categoria contributi ed osservazioni.

La Confapi, in prima fila e particolarmente attenta alla materia di accesso al credito da parte delle PMI, ha provveduto all’invio delle proprie osservazioni, anche a seguito dell’incontro avuto con la Presidente del Fondo di Garanzia per le PMI, Dott.ssa Claudia Bugno, in occasione della Consulta dei Direttori Confapi dei giorni 15 e 16 febbraio u.s..

Il Fondo di Garanzia, grazie alle risorse a disposizione ed allo strumento della ponderazione zero, permette alle imprese di accedere al credito in modo più semplice, diretto e a costi più bassi: questo è vero per le imprese che non hanno grossi problemi finanziari.

Lo stesso non può dirsi per le imprese considerate più a rischio solvibilità, per le quali l’accesso al credito risulta molto più complicato e difficile, a meno che non siano supportate dalla garanzia di un Confidi: anche per questo la Confapi ritiene sia molto importante prevedere misure più agevolative nei confronti dei Confidi che vogliono accedere al Fondo stesso, oltre che percentuali più elevate rispetto a quelle attuali.

Infatti se le imprese già da tempo verificano la stretta creditizia, per i confidi il prossimo futuro potrebbe risultare il più difficile della loro attività: senza la loro attività il numero di aziende che ha cessato l’attività negli ultimi tre anni sarebbe stato molto più elevato.

Ulteriore novità a vantaggio delle imprese beneficiarie dovrebbe essere l’estensione della gratuità delle commissioni per operazioni di controgaranzia ad ambiti ulteriori a quelli già previsti di PMI a prevalente partecipazione femminile e soggetti beneficiari ubicati nelle Regioni del Mezzogiorno.