PUBBLICAZIONE DEL DECRETO SUL FONDO CENTRALE DI GARANZIA

 

Sono state modificate, con il decreto interministeriale MISE/MEF del 26 giugno 2012, una parte delle modalità operative del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI di cui alla Legge 662/1996 (decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 193 del 20/08/2012).

Il Fondo è nato per sostenere lo sviluppo delle PMI tramite la concessione di una garanzia pubblica a fronte di finanziamenti concessi dalle banche o per il tramite del Confidi: l’impresa di fatto non riceve un contributo in denaro, ma le è data facoltà di chiedere alla banca o al Confidi di garantire l’operazione con la garanzia pubblica. In caso di insolvenza dell’impresa, la banca o il Confidi può richiedere l’attivazione del Fondo stesso.

Il decreto prevede nuovi interventi normativi tra cui innalzamento delle percentuali di copertura, costi delle commissioni, modifiche all’importo massimo garantito, interventi ad hoc rivolti a target specifici.

In particolare:

Percentuali di copertura: la copertura massima sale all’80% per le operazioni di imprese dell’indotto di aziende in amministrazione straordinaria, imprese femminili, quelle del Mezzogiorno (non più solo quelle Obiettivo Convergenza), e quelle creditrici della PA.

Importo massimo garantito: esso viene aumentato passando da 1,5 a 2,5 milioni di euro per singola operazione per le imprese creditrici della PA, per le operazioni sul capitale di rischio, per operazioni di consolidamento delle passività di durata non inferiore a 36 mesi.

Commissioni: diventano gratuite le commissioni per l’accesso alla garanzia per le imprese sociali, quelle creditrici della PA, le aziende unitesi in rete, e quelle appartenenti al settore dell’autotrasporto merci per conto terzi

Da rilevare, inoltre, che viene abbassato il valore minimo di accantonamento dall’8% al 6%, consentendo quindi di sbloccare ulteriori risorse a vantaggio dell’effetto leva del Fondo.

Si evidenzia che le previsioni del decreto non valorizzano, come auspicato dalle associazioni di categoria, il ruolo dei Confidi, i quali giocano un ruolo fondamentale nell’accesso al credito delle imprese italiane: sarebbe sufficiente alzare la percentuale di controgaranzia dall’80% al 90%.

Da ultimo si segnala che, data l’attuale congiuntura economica in cui le imprese hanno sempre più difficoltà ad accedere alle fonti di finanziamento, il Fondo Centrale di Garanzia fa sapere, attraverso la Presidente del Comitato di gestione del Fondo, Dott.ssa Claudia Bugno, che in merito all’istruttoria delle operazioni, il tempo che intercorre tra la presentazione delle domande e la delibera del Comitato di gestione si è sensibilmente ridotto, passando da circa un mese a meno di una settimana.