UTILIZZO FONDO CENTRALE DI GARANZIA GENNAIO – APRILE 2012

 

Sono stati resi disponibili i dati aggiornati sull’utilizzo del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, istituito con L. n. 662/1996, art. 2 comma 100, lett a) fino a aprile 2012.

Nel periodo che va dal 1 gennaio al 30 aprile 2012 per la prima volta le richieste di accesso al Fondo di Garanzia dimostrano una dinamica negativa rispetto allo stesso periodo del 2011 (-8,8%): anche la dinamica delle domande accolte evidenzia un’evoluzione negativa (-9,3%).

Come già rilevato per il 2011, si segnala un’ulteriore diminuzione del finanziamento medio accolto, passando da € 154,5 mila nello stesso periodo dell’anno precedente a € 124,3 mila, e ciò si riscontra con riferimento a tutte le tipologie di imprese e di operazioni. Ciò è dovuto anche alla significativa espansione delle operazioni a breve termine (che passano dal 43,0% al 55,0%), caratterizzate da un livello di finanziamento medio inferiore a quello degli interventi a medio – lungo termine (€ 109,2 mila rispetto a € 142,9 mila).

La gran parte delle PMI ha fatto ricorso alla garanzia per esigenze di liquidità (84,4% del totale) per un finanziamento medio pari ad € 119,2 mila; le operazioni a fronte di investimento corrispondono al 15,6% del totale e sono caratterizzate da un finanziamento medio più elevato (€ 152 mila).

Il dato più significativo sull’importante sostegno del Fondo nei confronti delle PMI è però rappresentato dal significativo numero di imprese ammesse in assenza della presentazione di garanzie reali: il 99,6% del totale ha avuto accesso al finanziamento senza prestare garanzie reali, mentre solamente lo 0,4% ha presentato garanzie costituite da pegni o da ipoteche.

La gran parte delle domande accolte riguarda imprese localizzate nel nord (48,0%) e nel Mezzogiorno (31,6%); il settore industria rappresenta il comparto con la quota più elevata di domande ammesse (41,6%), cui seguono il commercio (36,2%) e i servizi (21,7%).

La gran parte delle operazioni ammesse fa riferimento a imprese di micro dimensioni che rappresentano il 63,5% a cui seguono quelle di piccole dimensioni (28,6%) e le medie (7,8%).

Rispetto al complesso delle richieste accolte, le operazioni di controgaranzia rappresentano la quota prevalente (64,3%) seguite dalle domande di garanzia diretta (35,7%).

In ultimo, l’incidenza delle domande escluse dall’inizio dell’anno risulta molto contenuto (0,8%): le motivazioni di esclusione delle domande sono individuabili principalmente in 1) cash flow insufficiente al pagamento della rata; 2) elevato passivo circolante in relazione al fatturato (14,6%); 3) basso rapporto del MOL (margine operativo lordo) sul fatturato (12,7%).

I Confidi appartenenti a Fincredit Confapi, nel periodo preso a riferimento, hanno visto accolte 6.228 operazioni, dando luogo a circa 880 mln di euro di finanziamenti, garantiti dal Fondo per circa 390 mln di euro.