UTILIZZO FONDO CENTRALE DI GARANZIA GENNAIO – FEBBRAIO 2012

 

Sono stati resi disponibili i dati aggiornati sull’utilizzo del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, istituito con L. n. 662/1996, art. 2 comma 100, lett a) fino a febbraio 2012.

Nel periodo che va dal 1 gennaio al 29 febbraio 2012 l’operatività del fondo continua a registrare un aumento in positivo nelle richieste di accesso rispetto ai livelli del 2011. Le domande evidenziano un incremento del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Come già rilevato per il 2011, si segnala un’ulteriore diminuzione del finanziamento medio accolto, passando da € 163,8 mila nello stesso periodo dell’anno precedente a € 129,1 mila, e ciò si riscontra con riferimento a tutte le tipologie di imprese e di operazioni. Ciò è dovuto anche alla significativa espansione delle operazioni a breve termine (che passano dal 43,3% al 54,1%), caratterizzate da un livello di finanziamento medio inferiore a quello degli interventi a medio – lungo termine (€ 114,1 mila rispetto a € 146,8 mila).

La gran parte delle PMI ha fatto ricorso alla garanzia per esigenze di liquidità (82,1% del totale) per un finanziamento medio pari ad € 124,3 mila; le operazioni a fronte di investimento corrispondono al 17,9% del totale e sono caratterizzate da un finanziamento medio più elevato (€156,3 mila).

Il dato più significativo sull’importante sostegno del Fondo nei confronti delle PMI è però rappresentato dal significativo numero di imprese ammesse in assenza della presentazione di garanzie reali: il 99,5% del totale ha avuto accesso al finanziamento senza prestare garanzie reali, mentre solamente lo 0,5% ha presentato garanzie costituite da pegni o da ipoteche.

La gran parte delle domande accolte riguarda imprese localizzate nel nord (47,3%) e nel Mezzogiorno (32,3%); il settore industria rappresenta il comparto con la quota più elevata di domande ammesse (42,1%), cui seguono il commercio (36%) e i servizi (21,4%).

La gran parte delle operazioni ammesse fa riferimento a imprese di micro dimensioni che rappresentano il 61,1% a cui seguono quelle di piccole dimensioni (30,9%) e le medie (8%).

Rispetto al complesso delle richieste accolte, le operazioni di controgaranzia rappresentano la quota prevalente (71,4%) seguite dalle domande di garanzia diretta (28,6%) e di cogaranzia (1 operazione).

In ultimo, l’incidenza delle domande escluse dall’inizio dell’anno risulta contenuto (2,2%): le motivazioni di esclusione delle domande sono individuabili principalmente in 1) cash flow insufficiente al pagamento della rata; 2) basso rapporto del MOL (margine operativo lordo) sul fatturato (17,3%); 3) elevato passivo circolante (9,9%).

I Confidi appartenenti a Fincredit Confapi, nel periodo preso a riferimento, hanno visto accolte 2.773 operazioni, dando luogo a poco più di 400 mln di euro di finanziamenti, garantiti dal Fondo per circa 180 mln di euro.

Si segnala, infine, che dopo le festività pasquali, la Confapi di concerto con gli organi direttivi di Fincredit Confapi, sta organizzando un incontro tra i Confidi ed esperti del credito del sistema confederale per discutere sul ruolo dei Confidi alla luce anche delle recenti disposizioni legislative, in particolare l’art. 39 del decreto n. 201/2011 “Salva Italia”, nonché valutare future prospettive di intervento creditizio in favore delle PMI.

A questo incontro, sarà invitata anche la Presidente del Comitato di Gestione del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, Dott.ssa Claudia Bugno, con la quale sarà possibile scambiare opinioni e valutare possibili ulteriori sviluppi sull’utilizzo di questo importante strumento di garanzia per le PMI.